27, 28 e 29 novembre 2014 | Teatro Sala Margherita | Putignano ore 21,00

Putignano vanta una lunga tradizione di cultura teatrale espressa anche attraverso il nutrito numero di compagnie amatoriali e alcuni professionisti che lavorano a livello nazionale.
L’idea è quella di fondere i punti di contatto tra il teatro amatoriale e quello professionale, al fine di promuovere una cultura teatrale frutto di sinergia e condivisione della passione per il Teatro. Ecco nascere il progetto che vede uniti Il Volto e la maschera diretta da Pierpaolo Tateo e la Compagnia Primo Teatro diretta da Dino Parrotta. Si è scelto il romanzo di Don Chisciotte sia per il suo valore culturale sia perché esprime una allegorica relazione tra cultura intellettuale e quella popolare; attraverso la figura del Cavaliere Don Chisciotte e il contadino dall’animo puro e fido amico, nonché scudiero Sancho Panza.

Sinossi dello spettacolo:

Don Quijana è un gentiluomo appassionato di libri di cavalleria, di cui si nutre giorno e notte, così un giorno frastornato da tante letture, decide di farsi Cavaliere errante per salvaguardare il mondo dalle ingiustizie e sopraffazioni dei manigoldi e prenderà il nome di Don Chisciotte della Mancha. Rovista tra le sue vecchie cose; con una improbabile armatura e il suo ronzino, lascia la sua ricca casa e parte alla ricerca di avventure.
Tutti lo credono un matto fatta eccezione di Sancho Panza umile contadino (nominato poi scudiero), che nonostante le tribolazioni e gli accadimenti resterà al fianco del suo Cavaliere sino alla fine. Un uomo semplice ma con una limpidezza d’animo, forse per questo sarà l’unico vero amico di Don Chisciotte.
Don Chisciotte e Sancho Panza iniziano così un viaggio per le terre di Spagna alla ricerca di ingiustizie da debellare, ma Don Chisciotte trasfigura la realtà ed ecco la lotta contro i mulini a vento che crede giganti, locande malfamate sono per lui castelli incantati, una bacinella da barbiere è per lui il favoloso elmo di Mambrino, e così via…
Cosa è la follia? È forse follia lottare, accettare di essere deriso per principi come la giustizia, il rispetto, l’amore per la propria ed unica donna, il senso di gratitudine, la difesa dei diritti dell’uomo e degli indifesi? Quanto il mondo corrotto, malsano disordinato che vive Don Chisciotte è lontano dalla nostra epoca?
In questi interrogativi la follia diviene poesia e punto di riflessione contemporanea, come solo i grandi classici della letteratura sanno offrire e che invitano a credere in se stessi nonostante le avversità della vita… ieri come oggi…

Linguaggio:

Il testo viaggia su binari paralleli: il linguaggio Alto e cavalleresco di Don Chisciotte e uno slang dialettale (intesa come lingua) di Sancho e di altri avventori. Lo slang dialettale è una fusione di vari dialetti e cadenze, mescolati, talvolta, con uno spagnolo maccheronico. Al fine di esprimere l’idea del viaggio in luoghi diversi, ogni situazione vedrà una cadenza linguistica differente.

Crediti:

Adattamento e regia: Dino Parrotta – Don Chisciotte: Dino Parrotta – Sancho Panza: Pierpaolo Tateo
In vari ruoli: Gianluca Mezzapesa, Pier Gianni Gemmati, Rosita Giotta, Mariangela Calcagnini
Foto della locandina e grafica: Nicola Genco

Hanno collaborato al progetto: Consorzio I Make; Compagnia del Sole, Masseria Spartaglio.

Mattinée per le scuole ore 11,00 – biglietto euro 3,00