30 maggio 2012
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Gli Uduchà presenteranno il nuovo album intitolato “Non vengo da Bahia”.

Nel corso della serata, che vedrà l’esibizione live degli Uduchà, sarà proiettato in anteprima il videoclip del brano che da il nome all’album.

La serata patrocinata dal Comune di Putignano e dalla Provincia di Bari, sarà presentata da Enrico Fornaro, speaker di radio norba. Il nuovo progetto musicale articolato in dieci tracce, si caratterizza per le influenze dei ritmi brasiliani, cubani e africani che insieme alle percussioni sono parte integrante dell’identità musicale del gruppo. Il cd edito dalla Stranamente Music sas è tra i vincitori del bando Puglia Sounds-Recording Promozione di nuove produzioni discografiche nell’ambito del PO FESR Puglia 2007/2013 Asse IV, che sarà disponibile in anteprima mondiale dal 30 maggio su Itunes e successivamente nei negozi di dischi.   Filo conduttore dell’album il Sud del mondo, Africa, Brasile, la terronia e ancora piu’ a Sud del Sud. Il profondo Sud con la sua cultura, con le sue storie, con i suoi problemi e con la sua forza di reagire. Un caldo Sud, vivo, contaminato, conquistato e sottomesso, che si racconta con la sua musica. Gli Uducha’ evocano un canto di libertà e di speranza per tutto il nostro pianeta e in particolare per il Sud, il nostro Sud, il Sud del mondo.

L’album “Non vengo da Bahia” è l’interpretazione personale del gruppo dei popoli del Sud del mondo. Partendo dalla vecchia signora Africa madre di tutti i popoli, nel brano “Africa” si racconta di un lungo viaggio nel continente nero, “Lontanafrica” si ispira invece al noto mal d’Africa, per arrivare a Bahia in Brasile, famosa per la sua cultura musicale a cui il gruppo palesemente si ispira, raccontando con ironia  le storie di tre personaggi grotteschi, ognuno con le sue problematiche. Il brano “L’aia nera” parla invece del Sud della nostra terra, raccontando l’amore tra persone umili, che dopo una giornata di lavoro nei campi festeggiano con musica e balli. Il brano ” Lo sfogo” assume un duplice significato, sfogo come eruzione cutanea e sfogo come esternazione di avvenimenti poco chiari, con citazioni di testi di famose canzoni italiane. L’album si conclude con il brano “Come se” assolo di chitarra e parte vocale che evoca un canto di libertà e di speranza per tutto il globo e in particolare per il Sud, il nostro Sud, il Sud del mondo.